Con il termine mayen vengono definiti, nel dialetto locale, i pascoli compresi tra i 1000 e i 1900 metri di quota sfruttati nel periodo precedente la salita delle mandrie agli alpeggi d’alta quota e subito dopo la loro discesa dal medesimo.
Gli edifici del mayen si compongono dell’abitazione e della casera, delle stalle per il ricovero del bestiame e, in genere, del fienile. Quest’ultimo costituisce riparo e deposito per il foraggio necessario durante il periodo invernale.
Verso il 15 di giugno (Saint-Bernard) avviene l’inarpa, ovvero la salita verso le vaste praterie che si estendono oltre il limite della vegetazione forestale, laddove la fienagione non è più possibile e, quindi, l’unico sfruttamento è il pascolo. Con lo scioglimento delle nevi il bestiame sale più in alto, sino all’ultimo alpeggio, chiamato in genere tsa. Finito il foraggio disponibile, si fa marcia indietro seguendo le tappe della salita.
A fine settembre (tradizionalmente il 29, Saint-Michel) avviene la desarpa, cioè la discesa a valle dei pastori con l’intera mandria. I cento giorni d’alpeggio sono terminati ed è questa un’occasione di festa e di esibizione del bestiame, bardato con campanacci e ornamenti floreali.
Pagina aggiornata il 06/09/2024